“L’ORIENTE DI PIER PAOLO PASOLINI – Il fiore delle mille e una notte” nelle fotografie di Roberto Villa
Come disse lo stesso Pasolini: “Io amo quel mondo ma […] senza nostalgia. Lo amo per quello che è ancora […] e lo amo per quello che è adesso e temo che cambi”.
Roberto Villa coglie perfettamente questo amore e questo incanto, attraverso i colori, le movenze dei personaggi che appaiono al suo occhio di potente fotografo, che si mettono in scena senza saperlo, comparse di un mondo che li attraversa e che loro stessi riflettono nei loro occhi, ma così afferra anche il vento del cambiamento, nei passi veloci dello stesso Pierpaolo che attraversa la scena e poi legge e studia. È in quel posto, in quei luoghi, ma anche da un’altra parte nello stesso momento. La sua capacità di essere e di proiettarsi.
Dal 1973, oramai da molti decenni, Roberto Villa porta in giro per il mondo questo racconto misterioso, fatto di immagini sorprendenti, collaborando con Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, Università e Cineteche Estere e Italiane.
Una mostra anche, ma non di foto “appese”, bensì un evento digitale, un documento artistico vero e proprio e che oggi ha il suo racconto condensato e travasato in un libro unico. Un organismo che cambia dunque, opera di questo studioso dei linguaggi del cinema e della fotografia che in oltre cento giorni di riprese sul set del film, a volte anche rischiando la vita, ritrasforma quel sogno e quell’impresa, in un altro sogno e un’altra impresa.
In una vera e propria Installazione d’arte.
Molti di più degli scatti di questo libro sono depositati presso la Cineteca di Bologna che ha costituito un “Fondo” a nome Roberto Villa.
Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. È il titolo di questo libro d’arte e di vita.
Il fiore delle mille e una notte/Viaggio fotografico di Roberto Villa nel cinema Pasoliniano è il sottotitolo.
Pubblicato da NFC edizioni di Rimini è dunque un libro della vita, che nasce, da parte di questo grande fotografo italiano, tra i maestri del fotoreportage, straordinario il suo archivio ancora in buona parte da scoprire, al seguito di un grande progetto di mostra che ha avuto diversi appuntamenti nel corso degli anni, il primo dei quali è stata la mostra L’oriente di Pasolini Il fiore delle Mille e una notte nelle fotografie di Roberto Villa. Una dinamica evolutiva che già rende questo libro un esperimento on the road, come il frutto di una riflessione metodologica ed iconografica, da parte di Villa, lunga oltre 50 anni. Un libro evento dunque, condensato di una vita di lavoro, di pensiero, di elaborazione del linguaggio fotografico e cinematico.
Arricchito dei contributi di Paolo Nutarelli, Angela Felice e Roberto Chiesi e proposto da NFC edizioni in edizione trilingue italiano, spagnolo ed inglese.
BIOGRAFIA
Nato a Genova nel 1937, laureato in elettronica, ha costituito nel 1957 la società AudioVisualCommunication, che, oltre a operare come studio fotografico e pubblicitario, svolge anche attività di didattica nell’ambito della comunicazione audiovisiva.
In questo periodo collabora con Dario Fo e Franca Rame, Bruno Munari e Marcello Piccardo a progetti di ricerca e didattica sul linguaggio audiovisivo Villa ha studiato computergrafica al MIT (Massachussets Institute of Technology). Dirige la Galleria d’avanguardia Carabaga, frequentata da Ceccato, Chiesa, Fontana, Ernesto Laura, Munari, Quartucci e Strehler,.
In quel periodo, inizia a collaborare con la televisione realizzando numerosi ‘caroselli’ collabora con la Rai e scrive articoli per famosi magazine come Playboy, Vogue, Photo Magazine, Harper’s Bazaar, Esquire, Photo13, Epoca, National Geographics, Man-chete, Amica, Gioia, Grazia.
Nel 1972, accetta l’invito di Pier Paolo Pasolini e nel 1973 è sul set de Il fiore delle Mille e una notte, nello Yemen, Persia (Iran) ed altri paesi, mentre realizza un documentario su Pilato, interpretato da Giorgio Albertazzi. Nel 1974 è sul set del film di Alberto Sordi, Finché c’è guerra c’è speranza, e realizza un ampio servizio fotografico, conservato nel Fondo Villa della Cineteca di Bologna.
All’inizio degli anni Settanta collabora con la RAI come assistente alla regia e nel 1973 realizza una serie di documentari televisivi sullo spettacolo “Pilato sempre”, diretto e interpretato da Giorgio Albertazzi. Nel 1974 estende l’attività della sua agenzia, che da allora collabora con Aiwa, Mitsubishi, Tandberg, Olympus, Philips, Canton, gli editori Rusconi e Rizzoli. Inoltre, la AudioVisualCommunication è la prima ad adottare il PC IBM, importato dagli Stati Uniti. Nel 1981 realizza una lunga serie di registrazioni di musica Jazz interpretata da Eddie Miller, Lino Patruno, Severino Gazzelloni, Spigle Wilcox, Enrico Intra, Bud Freeman, Carlo Bagnoli, Teddy Wilson, Tullio De Piscopo e W.B. Davison, edite in LP e CD.
Nel 1980 Villa collabora all’Enciclopedia Multimediale – Grolier, La Domenica del Corriere (adottando per primo l’illustrazione digitale e la foto elettronica)
Svolge anche un’intensa attività didattica: nel 1968 tiene seminari sulla ripresa e regia televisiva per l’AFIP; dal 1977 al 1980 insegna semiologia e fotografia presso l’Istituto Europeo di Design a Milano; nel 1990 collabora con la Thomson France, partecipando a stage sull’utilizzo del digitale.
Nel 1993 partecipa al Sicof ’93 e a Icographics ’93 con il progetto di fotografia virtuale cui lavora da oltre un decennio e l’anno successivo organizza un convegno sulla “Realtà virtuale” a Milano cui partecipano rappresentanti di FIAT Design, Alitalia, IBM, Silicon Graphics, FIAT Communication, Politecnico di Milano e altri enti e istituzioni.
Nel 1997 realizza un corso lungimirante Esperto in Telelavoro e Internet il cui successo internazionale lo trasforma in quello oggi conosciuto come Smart Working Europeo!
Nel 2008, Roberto Villa ha donato alla Cineteca di Bologna il suo archivio, comprendente fotografie, pubblicazioni e prezioso materiale tecnico audio, video e fotografico che ha utilizzato durante la sua attività, tuttora in corso.